Il 2 febbraio è la Giornata Mondiale delle Zone umide,fissata per conoscere e visitare questi
ambienti straordinari che accolgono la più grande biodiversità della Terra.
Grazie alla Convenzione di Ramsar, firmata proprio il 2 febbraio 1971, si è arrivati a conoscere le aree umide mondiali di importanza internazionale minacciati a livello globale: “paludi, acquitrini, torbiere e specchi d’acqua naturali o artificiali, permanenti o temporanei, con acqua stagnante o corrente, dolce, salmastra o salata, incluse quelle fasce marine costiere la cui profondità, in condizioni di bassa marea, non superi i 6 m. I siti con tali caratteristiche possono
essere inclusi nella “lista delle zone umideC”
Oltre ad essere dei serbatoi di biodiversità, le zone umide forniscono un’elevata quantità di servizi ecosistemici, quali la regolazione dei fenomeni idrogeologici o la fissazione del carbonio presente nella biosfera, con conseguente mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici. Sono anche luoghi di grande bellezza da visitare in ogni stagione.
Legambiente ogni anno promuove e valorizza la giornata mondiale delle Zone Umide organizzando numerosi appuntamenti e iniziative lungo la penisola tra escursioni guidate, convegni, azioni di volontariato, birdwatching. Tutto grazie all’impegno dei circoli territoriali che quotidianamente portano avanti esperienze di tutela e conservazione di questi habitat complessi e delicati.