Revocare la delibera sull’uccisione degli orsi in Trentino

Firma la petizione


Diretta a Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e a(d) 3 altri

NON UCCIDERE GLI ORSI! Revocare la delibera sull’uccisione degli orsi in Trentino.

LAC – Lega Abolizione Caccia – Sezione Trentino Alto Adige/Südtirol
LAC – Lega Abolizione Caccia – Sezione Trentino Alto Adige/Südtirol
108.114
Sostenitori

Read the petition in English   Lire la pétition en français   Lies die deutsche Petition  Lee la petición en español

Revocare la delibera sull’uccisione degli orsi in Trentino 

Inventata una nuova tipologia di orso da parte della giunta della Provincia Autonoma di Trento: “Orso Dannoso”!

con l’arrivo della primavera gli orsi si stanno svegliando dal letargo. Aprile è il mese che registra le prime segnalazioni di nuove cucciolate: ora più che mai c’è bisogno del tuo aiuto per fermare la strage di questi mammiferi.Con lo scopo di poter soddisfare i sadici istinti di qualcuno, l’assessore alla caccia del Trentino ha tirato fuori dai meandri delle proprie fantasie deviate una nuova specie di orso.

Non esistono “orsi deviati”, “orsi serial killer”, “orsi collezionisti di ossa”, come sostiene l’assessore che evidentemente ha guardato troppi telefilm! Esistono invece, umani deviati che pensano di rimediare a ogni difficoltà, vera o presunta, mettendo mano alla doppietta.

Non esistono orsi pericolosi: la pericolosità di un orso è determinata dai comportamenti scorretti di umani poco informati e malintenzionati!

Il progetto “Life Ursus” viene così trasformato e snaturato, diventando Kill the bear – Uccidi l’orso”. qualcuno ha chiesto agli appositi organismi europei, finanziatori del progetto, se approvano? Ovviamente no! Forse che il Trentino è una Repubblica indipendente anche da tutti gli organismi internazionali?

La decisione dell’assessore alla caccia trentino, avallata da tutta la giunta che la fa propria deliberando, è insensata, volgare e sciagurata.

E’ necessario che la meschina delibera della giunta della Provincia Autonoma di Trento sia revocata. Il compito della Provincia è quello di gestire la presenza dell’orso in trentino, ma nei compiti di gestione non è contemplata l’uccisione!

La Provincia deve:

– Favorire il rafforzamento della popolazione di orsi presenti sul territorio.

– Risarcire gli eventuali danni che erano già preventivati.

– Educare la popolazione sulla necessità della presenzadell’orso e sui comportamenti da adottare per una pacifica e naturale convivenza.

– Informare gli operatori economici: allevatori, gestori di strutture ricettive, malgari e quant’altro su come prevenire i danni da orso, fornendo gli adeguati strumenti.

La Provincia non deve e non può favorire la persecuzione degli orsi, come invece ha fatto in questi anni. Non può dare il via libera ai cacciatori anche contro gli orsi. Questo, infatti, come già da noi ipotizzato, sembra il vero scopo della delibera che appare come il primo passo concreto verso l’autorizzazione alla caccia all’orso.

Chiediamo la revoca, della delibera di uccisione, alla Giunta della Provincia Autonoma di Trento e che, finalmente, assolva concretamente ai suoi doveri di tutela dell’orso.

Chiediamo che la Giunta della Provincia Autonoma di Trento apra un tavolo di confronto con LAC e le altre associazioni che vorranno prendervi parte per concordare le iniziative più opportune per rafforzare la presenza dell’orso in Trentino.

_______________________

Aggiornamento del 12/9: 

Il 3 settembre scorso, abbiamo incontrato l’assessore alla caccia della Provincia Autonoma di Trento.

Gli abbiamo consegnato le prime 65.000 firme raccolte con la nostra petizione per chiedere la revoca della delibera ammazza orsi del 18 luglio.

L’assessore, Michele Dallapiccola, pur confermando le decisioni prese riguardo alla gestione degli orsi in trentino, aveva garantito personalmente per l’incolumità di mamma orsa Daniza, coinvolta, suo malgrado, in una colluttazione, lo scorso 15 agosto, con un cercatore di funghi che la molestava.

Non abbiamo fatto in tempo a condividere un aggiornamento, che mamma orsa Daniza, colpevole di aver difeso i propri cuccioli, è stata uccisa!

Invece di usare la trappola a tubo, per catturarla, improvvisamente è stato ordinato agli operatori di usare la telenarcosi: all’orsa è stata sparata una dose di narcotico per poterla catturare e trasferire a vita in una prigione.

Daniza, però, ha ricevuto una dose di narcotico letale, preparata, con ogni evidenza da un veterinario incompetente.

Altri due orsi in passato sono stati uccisi perché maldestramente narcotizzati: i rischi di questo metodo di cattura sono ben noti.

Daniza è stata uccisa! Dopo questa uccisione, tutti gli altri orsi trentini rischiano la vita: semplicemente si dichiara che un orso è dannoso e si ordina l’uccisione.

La vicenda di mamma orsa Daniza è direttamente collegata alla delibera della giunta PAT (Provincia Autonoma di Trento) che inventa la categoria dell’orso dannoso e ne prevede l’uccisione, come misura di prevenzione.

Senza quella sciagurata delibera, non sarebbe stato così facile ordinare la cattura, con possibilità di uccisione, di un’orsa incolpevole: gli esperti interpellati hanno dichiarato che il comportamento dell’orsa non ha avuto i connotati dell’aggressione, ma della difesa.

In breve, questi sono i motivi che impongono di continuare a sostenere questa petizione per la revoca della delibera ammazza orsi del 18 luglio 2014.

Semplicemente, aggiungiamo adesso la richiesta di dimissioni dell’assessore alla caccia della Provincia Autonoma di Trento. ASSESSORE MICHELE DALLA PICCOLA, SI DIMETTA: CON IL SUO COMPORTAMENTO SI E’ DICHIARATO INAFFIDABILE E INCOMPETENTE.

Aggiungiamo la richiesta di dimissioni di Ugo Rossi Presidente della Provincia Autonoma di Trento e di Romano Masè responsabile del dipartimento foreste della Provincia Autonoma di Trento: INAFFIDABILI E INCOMPETENTI.

Hanno affermato che l’orsa rappresentava un pericolo per i cittadini trentini della val Rendena: Daniza non era pericolosa, gli orsi non sono pericolosi. La pericolosità degli orsi è determinata dai comportamenti scorretti degli umani.

Possiamo, invece, affermare che la giunta provinciale trentina, così emotiva, incapace di affrontare i problemi con lucidità e freddezza, è estremamente pericolosa per la sicurezza della popolazione trentina.

Insistiamo nel chiedere: 

La revoca della delibera ammazza orsi del 18 luglio. L’istituzione di un tavolo permanente con le associazioni per la gestione dell’orso in Trentino.

Aggiungiamo la richiesta di dimissioni del Presidente PAT Ugo Rossi, dell’assessore alla caccia Michele Dallapiccola, del responsabile del dipartimento foreste Romano Masè.

Revocare la delibera sull’uccisione degli orsi in Trentinoultima modifica: 2015-05-11T23:00:22+02:00da modaefashion
Reposta per primo quest’articolo